Spettacolare conclusione della 24ma Winter Cup a Lonato al termine di una combattuta fase finale. L’evento internazionale ha visto la partecipazione record di 310 piloti provenienti da 43 paesi.
Si è conclusa con un bel successo di organizzazione, di partecipazione e di spettacolo la 24ma Winter Cup, gara internazionale che anche quest’anno si è rivelata fra gli eventi più importanti d’Europa per l’alto numero di iscritti, ben 319 con 310 piloti verificati, provenienti da 43 paesi, e un parterre ricco di tanti campioni internazionali. Molto appassionanti anche tutte le finali, con esito incerto fino alla bandiera a scacchi.
L’intenso weekend iniziato venerdì con le prove di qualificazione e proseguito con le manches, si è concluso domenica 17 febbraio con le Super Heats per la definizione dei finalisti e le quattro conclusive finali delle quattro categorie KZ2, OK, OK-Junior e Mini Rok.
Nella categoria più potente, la KZ2, sono stati diversi i pretendenti alla vittoria fino alle ultime battute della finale, ma alla fine sul traguardo è riuscito a spuntarla il francese Anthony Abbasse (Sodikart-TM-Bridgestone) che ha vinto in volata sui due Campioni del Mondo Paolo De Conto (CRG-TM-Bridgestone), scattato dalla pole position, e su Marco Ardigò (Tony Kart-Vortex-Bridgestone) che a inizio gara si era inserito al comando. In quarta posizione è terminato un altrettanto competitivo Marijn Kremers (BirelArt-TM-Bridgestone), che ha concluso davanti a un rimontante Fabian Federer (Maranello-TM-Bridgestone) attardato da alcune penalizzazione nelle fasi eliminatorie. Buon sesto posto anche per Giuseppe Palomba, all’esordio con Croc Promotion, davanti a Massimo Dante (Maranello-TM-Bridgestone), William Lanzeni (Vemme Kart-TM-Bridgestone) e agli altri due protagonisti di Tony Kart, Matteo Viganò e Simo Puhakka.
Nella OK si è confermato vincente il neo Campione del Mondo Lorenzo Travisanutto (KR-Iame-Bridgestone) con il team HTP Kart, che ha conquistato il successo davanti ai due inglesi Dexter Patterson (KR-Iame-Bridgestone) e Joseph Turney (Tony Kart-Vortex-Bridgestone) al termine di una finale piuttosto combattuta dopo che era stato Turney a proporsi in testa nei primi giri della finale. Qui non è riuscito a prendere il via alla finale un altro atteso protagonista, Gabriele Minì (Parolin-TM-Bridgestone), che non ha potuto schierarsi in tempo utile per la partenza della gara. Fra i migliori che si sono classificati alle spalle dei tre piloti andati a podio, anche lo svizzero Leandro Anderruti (KR-Iame-Bridgestone), l’inglese Harry Thompson (FA-Vortex-Bridgestone), lo spagnolo Pedro Hiltbrand (CRG-Parilla-Bridgestone), Luigi Coluccio (BirelArt-TM-Bridgestone), lo svedese Noah Milell (Tony Kart-Vortex-Bridgestone), il brasiliano Gabriel Bortoleto (CRG-Iame-Bridgestone) e il tedesco Hugo Sasse (KR-Iame-Bridgestone).
Nella OK-Junior ha dominato il giovane Andrea Kimi Antonelli (KR-Iame-Vega) in gara con il team Rosberg Racing Academy e vincitore incontrastato della finale. Alle sue spalle hanno concluso sul podio l’australiano James Wharton (FA-Vortex-Vega) e il danese Conrad Laursen (FA-Vortex-Vega). Per il quarto e quinto posto hanno avuto la meglio i russi Andrey Zhivnov (Kosmic-Vortex-Vega) e Artem Severiukhin (Tony Kart-Vortex-Vega), seguiti da Alfio Spina (KR-Iame-Vega) e Nikita Bedrin (Tony Kart-Vortex-Vega) che si era rivelato fra i migliori nelle qualificazioni.
Combattutissima come al solito la Mini, che ha corso con motore monomarca Vortex e pneumatici Bridgestone. A confermarsi fra i più veloci della categoria è stato il giamaicano Alex Powell (Energy), ormai “abbonato” al primo gradino del podio, vincitore nelle ultime battute della finale dopo un bel duello con Rashid Al Dhaheri (Parolin). Sul traguardo Al Dhaheri si è piazzato al secondo posto, ma per una penalizzazione di 5 è stato retrocesso in ottava posizione. La seconda posizione è stata così ereditata dal russo Kirill Kutskov (Energy) davanti all’inglese Coskun Irfan (Parolin) che si era messo in evidenza nelle manches. Quarto si è piazzato Matteo De Palo (Parolin), primo dei piloti italiani, davanti all’altro russo Maksimilian Popov (Parolin) e a Davide Marconato (Energy).